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Il concorso riflette su uno dei temi urbani attualmente più ricorrenti nelle città spagnole di medie e piccole dimensioni e, in generale, europee: da un lato, ripensare i nuclei urbani e le loro relazioni con il territorio, risolvendo soprattutto il sempre più impellente problema del transito e della sosta veicolare; dall’altro, ridare vita ai centri storici attraverso funzioni che nascono dalla storia e che, attualizzate, consentono un uso sociale imprescindibile per riqualificare i nuovi usi di città.
Sanlúcar de Barrameda rientra tra questi casi, trovandosi inoltre sulla foce del fiume Guadalquivir, in una condizione territoriale privilegiata e con un centro storico riconosciuto come bene d’interesse culturale, la cui topografia è divisa tra città alta e città bassa. Il progetto, vincitore del concorso di idee, propone diverse soluzioni urbane su come risolvere il problema dell’accessibilità, considerando il centro quale isola ambientale e riaulificando le diverse aree occupate dalle antiche Bodegas del vino dimesse per qualificare zone perimetrali del centro storico. La funzione del mercato comunale inoltre, posta a cerniera tra città alta e città bassa, non solo risolve e potenzia le relazioni urbane, ma richiama anche la Memoria dei luoghi e della loro relazione con il territorio, l’agricoltura e la pesca, e al contempo propone lo svolgersi di attività sociali fondamentali per la vita della città e la sua economia. Tema ancor più decisivo a Sanlúcar de Barrameda dove l’esistenza di una produzione vinicola e la conformazione topografica della città vengono messe in collegamento, funzionalmente e socialmente, dal rinnovato mercato.
luogo Sanlúcar de Barrameda (Cadice, Spagna)
progettisti Studio Redaelli Speranza architetti associati
Gaia Redaelli, Vito Redaelli, Anna Speranza
Beuve arquitectos
Diego Brieva, Carlos Violadé(titolari del progetto)
ente banditore EPSA, Empresa Publica del Suelo de Andalucía
collaboratori Javier Román, Elena Soriano, Sara Tena
anno progetto 2008
risultato 1º premio
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