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Disegno urbano significa anche innovare su modelli architettonici come nel caso della nuova, per l'epoca, scuola media, la cui legge nazionale non era ancora stata promulgata. Il progetto, messo dunque a punto extra-legem, si sviluppa per lotti, a partire dal 1967. Scelta di fondo alla scala urbana è interpretare a pieno il ruolo di edificio pubblico, a pochi passi dal municipio e dal centro storico della città. Alla scala architettonica, l'innovazione sta soprattutto nella scelta tipologica: vengono introdotti, tra le prime volte in Italia, i laboratori e le aule, al piano terra. Gli uffici, la segreteria e gli spogliatoi sono al piano primo mentre le aule sono ubicate al piano secondo. L’edificio scolastico, protagonista dell’intervento, é disegnato da bande orizzontali alternate alle amplie vetrate delle aule, alle quali si accede anche da una scultorea scala a chiocciola esterna. Il complesso di scuola e volumi annessi ricrea uno spazio collettivo comune. E’ proprio grazie a questa scelta, che è prima di tutto di disegno urbano oltre che di tipologia, che a quasi 45 anni di distanza dalla costruzione questa architettura conserva la sua modernità sia in termini di forma che di usi.
localizzazione Nova Milanese via Biondi
progettisti Studio Redaelli Speranza architetti associati, Milano
Giulio Redaelli, Anna Speranza
committente Comune di Nova Milanese
collaboratori Ivor Samuels, Romana
anno progetto 1963-1983
anno realizzazione 1964-1990
pubblicato in Abitare n°385/1999, Editrice Abitare Se gesta, Milano
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