|
L'edificio si inserisce con semplicità nel boulevard di via Giulio Romano e nel giardino antistante il fabbricato; al piano terra sono collocati i servizi comuni, con la mensa, il bar, gli spazi di lettura e la biblioteca. Ai piani superiori vi sono gli alloggi, un modulo ripetuto determinato dalla normativa di housing per studenti. La scelta del rivestimento modulare in facciata, pannelli in legno che si alternano alle finestrature da pavimento a soletta e alle persiane in legno scorrevoli, genera una continuitá del volume che dal fronte verso la via Giulio Romano, penetra all’interno dell’isolato e si apre verso il giardino.
La semplicitá del rivestimento, pure utilizzato nei patii verso la chiesa, pretende cosí definire un edificio astratto, puramente contemporaneo, che ricuce una ferita urbana nel rispetto del paesaggio.Offrire un servizio di housing sociale a pochi passi dall'Università Bocconi in una delle città europee a più alta domanda di residenze per studenti; dare compimento, a costo zero per l'amministrazione comunale, ad una politica pubblica settoriale che in superficie ad un parcheggio interrato non prevedeva alcun progetto di spazio collettivo coerente; pensare ad una architettura che potesse completare il disegno di un lotto urbano incompleto e monco.
Tre buone ragioni che fanno sì che anche un singolo progetto di architettura possa fare disegno urbano e introdurre qualità alla scala della città.
localizzazione Milano
progettisti Studio Redaelli Speranza architetti associati, Milano
Gaia Redaelli, Vito Redaelli, Anna Speranza
committente Vfv consultecno s.p.a
collaboratori Luca Gobbetti
anno progetto-realizzazione 2005 / 2007
|