|
|
Il progetto è il risultato di tre interventi successivi di ristrutturazione svoltisi nell’arco di 12 anni: specchio delle necessità e dell’evolversi dell’uso dello spazio da parte di uno stesso committente. Tema fondamentale del progetto è la conservazione dello spazio centrale di collegamento tra i locali, tipologia preesistente all’intervento che proponeva usi molto adatti ai locali e alla luce dell’appartamento: un atrio di accesso, dunque, che funziona anche da amplia distribuzione dell’appartamento, da luogo centrale in cui di volta in volta si dilatano la cucina, o il soggiorno o la stanza da letto. ma è anche libreria e spazio espositivo.
Un grande mobile bifacciale in legno tamburato di essenza faggio sostituisce il tavolato e separa la cucina dalla stanza da letto: il mobile incorpora in sé diverse possibilità di uso e aperture su entrambi i lati, aprendosi a volte verso la cucina a volte verso la stanza. La sala è uno spazio molto ampio che affaccia grazie a un balcone a tutta lunghezza, sul piacevole viale alberato di via Tiraboschi.
La volontà di generare anche in questo progetto una doppia circolazione ha portato a ridistribuire il bagno con la doccia al fondo visibile, attraverso una vetrata satinata a tutta altezza, dal soggiorno, rendendo permeabile l’appartamento e la sua distribuzione.
A un primo interevento nel 1998 è seguito, per lo stesso committente al quale sono sorte diverse necessità, un secondo intervento nel 2009.
localizzazione
Milano
progettisti
Studio Redaelli Speranza architetti associati, Milano
Gaia Redaelli, Vito Redaelli, Anna Speranza
committente
privato
collaboratori
Pierluigi Russo, Emanuele Moro
anno progetto
prima ristrutturazione 1997; seconda ristrutturazione 2008
anno realizzazione
prima ristrutturazione 1998; seconda ristrutturazione 2009
fotografie
Vito Redaelli
|
