|
Trasformare la Frette - una delle più antiche fabbriche della Brianza - nel centro funzionale e simbolico della città: questo lo scopo del progetto che, iniziato a metà degli anni '80 e conclusosi nel 2006, è tra le prime esperienze in Lombardia di recupero del patrimonio architettonico industriale a nuovi usi della città contemporanea.
Localizzata sull'asse urbano centrale della cittadina, il progetto opera un'attenta conservazione dei piú significativi fabbricati a shed attualizzati e trasformati in funzioni quali una banca e un centro commerciale. Altri fabbricati meno interessanti della fabbrica vengono demoliti per disegnare uno spazio urbano centrale intorno al quale trovano realizzazione nuove architetture: una casa per anziani autosufficienti, la sede socio-sanitaria dell' A.S.L. e residenze, mentre l’'ex-portineria della Frette diventa il Centro civico di Sovico nella zona centrale dello spazio pubblico.
Il progetto elabora uno dei principi fondamentali del fare disegno urbano nella città contemporanea europea: risolvere con equilibrio la contraddizione tra conservazione e trasformazione. Conservando la matrice storica della città da un lato, e introducendo dall’altro nuove funzioni urbane per dare risposte alle necessità del nostro tempo. Il progetto complessivo cerca, in definitiva, di definire un (nuovo) luogo, attualizzando il passato in chiave contemporanea.
localizzazione Sovico (Mi)
progettisti
Studio Redaelli Speranza architetti associati, Milano
Anna Speranza, Gaia Redaelli, Vito Redaelli con arch. Giulio Redaelli
committente Comune Sovico, Immobiliare Milano,Banco Desio e Brianza
collaboratori Ivor Samuels, Laura Bossi
anno progetto 1983-1998
anno realizzazione 1984-2006
fotografie Vito Redaelli
|